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Imprevedibile Italia:

Cambiamenti, stabilità e realtà di un
paese
che non smette mai di sorprendere

di Maria Lamkin

Gennaio 2000

 

A N N O 1 9 9 9 

Agli inizi del 1999, Roberto Benigni ed il suo Premio Oscar hanno suscitato attenzione e rinnovato interesse verso gli attori e la produzione cinematografica italiani.  Il suo “La Vita è Bella” è un omaggio a quanti hanno subito le atrocità della seconda guerra mondiale.  L’entusiasmo di Roberto alla notizia del premio era tipicamente italiano: spiritoso, contagioso, irrefrenabile.  Grazie, Roberto. 

La guerra nell’ex Jugoslavia ci ha detto che, nonostante gli sforzi, le guerre sembrano una presenza costante e minacciosa nella vita umana.  Come già successo negli anni passati, sebbene per ragioni diverse, anche in questo caso migliaia di profughi hanno trovato rifugio in Italia.  Questo paese, che si è sentito particolarmente coinvolto nella situazione soprattutto a causa della sua vicinanza geografica a questi territori, è stato particolarmente attivo nell’offrire ogni tipo di aiuto umanitario agli iugoslavi, sia nei loro territori che in Italia.  

Un’importante scadenza della scorsa primavera era la nomina di un nuovo Presidente della Repubblica (come succede sempre ogni sette anni).  Ciampi ha sostituito Scalfaro, apportando a questa carica e responsabilità una notevole competenza in campo economico e grandi capacità.  L’insieme di queste caratteristiche ha giustificato l’immediato consenso che la sua nomina ha riscosso fra tutti i partiti politici.  Il Presidente Ciampi è un simbolo dell’Italia anche da un’altra angolazione.  In un paese caratterizzato dal più basso tasso di natalità del mondo e di conseguenza da un numero sempre crescente di anziani, egli ha assunto… una nuova occupazione all’età in cui la maggioranza della gente va in pensione (spesso obbligata a farlo).  Ci deve essere un segreto nella longevità italiana… forse la pasta?  

A giugno, le norme da tempo attese sugli esami di maturità sono state messe in pratica per la prima volta.  La principale innovazione è stato l’uso di prove diverse di italiano (scrittura di un articolo), l’aumento del numero di materie da due a quasi tutte quelle seguite nel corso dell’anno scolastico e la creazione di una categoria di “crediti extracurricolari” (fra cui possono esserci quelli guadagnati praticando sport o musica).  A partire dall’anno 2000, saranno attuati altri cambiamenti, fra cui un maggior numero di domande nella prova di cultura generale.  Come sempre, non si sono risparmiate lamentele e critiche; i nuovi esami sono stati considerati troppo vasti e la valutazione finale basata su una gamma troppo ampia di elementi.  

Ad agosto, gli occhi di tutti, vecchi e giovani, italiani e stranieri diretti in Italia, erano fissi sull’eclisse solare.  La vita al mare può essere particolarmente ricca di avvenimenti – se il caldo non è causato dallo strato di ozono, è causato dalla corona solare visibile durante l’eclisse!

Stupite, stupite voi tutti:  “Sole, sole dovunque…”  

Tutto l’autunno e la prima parte dell’inverno sono stati ricchi di avvenimenti interessanti.  Da un lato, c’erano alcune difficoltà economiche dovute ai prezzi del petrolio costantemente in ascesa ed all’alto cambio del dollaro – due fattori che, uniti, si sono riflessi negativamente sul portafoglio e sul modo di vivere degli italiani.  Hanno cominciato a diffondersi voci sulla reintroduzione della misura delle “domeniche a piedi” (o, come le chiamano i nostri politici, le “domeniche ecologiche”), introdotte negli Anni Settanta in seguito alla crisi energetica di quel decennio.  Come successe allora, questo intervento potrebbe aiutare a risanare la nostra bilancia dei pagamenti.  

Poi è arrivata un’altra grossa riforma, quella del sistema universitario.  In seguito a questa, saranno presto introdotti oltre quarantatré corsi.  Con questi programmi più brevi, gli studenti potranno scegliere fra una gamma più ampia di corsi ma, soprattutto, saranno in grado di ultimare i loro studi in tempi più brevi di quelli attualmente necessari (in media quatto-cinque anni).

Superfluo dire che dopo questi corsi iniziali potranno decidere di proseguire i loro studi, ottenendo lauree e diplomi simili a quelli rilasciati da università straniere.  A paragone con i programmi accademici di altri paesi, in effetti, quelli italiani risultano diversi perché sono specializzati fin dall’inizio, non sono suddivisi in livelli diversi e terminano sempre con la dissertazione di una “tesi”. I “Master” ed i dottorati (“Ph.D”) sono ultimamente diventati più numerosi e lo diventeranno ancor di più in futuro grazie alla creazione di questi nuovi programmi di studio.  Fra l’altro, un altro elemento che permetterà una più facile comparazione fra i nostri sistemi di istruzione e quelli stranieri è la suddivisione del programma di studio non semplicemente in “esami”, come è stato finora, ma in “crediti” o “ore di credito”.

Anche questo elemento è il risultato dei profondi mutamenti attraversati dal sistema universitario italiano nell’ultimo anno di questo millennio.  

Un’ultima nota riguardante il sistema scolastico italiano:  quest’anno si sono svolti gli esami pubblici (“concorsi”) per la selezione di futuri insegnanti per ogni livello.  Da ora in poi questa selezione sarà radicalmente trasformata, per cui non sarà più possibile insegnare soltanto con la “Laurea” (o titolo universitario).  La carriera dell’insegnamento sarà infatti aperta soltanto a chi acquisirà un Master in Didattica, ampliando in tal modo le credenziali ottenute con la “Laurea”.  Anche se indiscutibilmente necessario, questo ulteriore passo richiama alla mente l’adagio italiano “Gli esami non finiscono mai.”…  

A proposito: persino i politici hanno avuto il loro esame da sostenere.  Nelle ultime settimane di dicembre, una di quelle “crisi” politiche a cui gli italiani erano così abituati in passato ha fatto tenere il fiato sospeso a tutto il paese.  Eppure è avvenuto un altro miracolo italiano:  la “crisi”, invece di venire esageratamente gonfiata, si è risolta nel giro di pochi giorni (ora la domanda è:  ‘Questa rapida soluzione era dovuta a consenso unanime oppure alla mancanza di potenziali dissenzienti?’.  In quel momento il paese era effettivamente e propriamente alle prese con l’imminente inizio del Giubileo ed una fase di dissenso politico non avrebbe fatto altro che rallentare l’attuazione di numerose innovazioni recenti).

  E per la fine del 1999, l’Italia era finalmente pronta per il nuovo Millennio e per l’Anno Giubilare.  Al momento della stesura di questo articolo, il restauro di alcuni monumenti deve ancora essere ultimato e nuovi piani per il traffico devono ancora essere portati a compimento, ma alcuni miracoli sono già avvenuti.  La Basilica di S. Francesco d’Assisi è un esempio degli sforzi encomiabili che il governo italiano, i cittadini, i restauratori e la generosità riescono a compiere.  Un piccolo miracolo ha riportato in vita un monumento che sembrava sepolto in un destino di distruzione.  La luce intensa che torna a splendere dai suoi soffitti e dalle sue volte celebra il vigore e la volontà di un paese che è stato sempre IMPREVEDIBILE.  

Come direbbero i fan della musica, “rimanete sintonizzati” – continuate a leggere questa rubrica per trovare altre sorprendenti notizie che l’Italia ed il sito italiano di Babele hanno in serbo per voi!

 Potete raggiungere Maria Lamkin a: lamkin@uni.net

 

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