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Befana

Maria Lamkin

 

Come si è visto, mentre è Babbo Natale che reca alcuni doni a Natale, è la Befana che ne porta altri (soprattutto ai bimbi) la notte dell'Epifania.

La poetica figura della Befana risale probabilmente a leggende contadine dell'epoca precristiana. Ella viene descritta come una benefica vecchietta curva con naso adunco e mento aguzzo, che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, con sulle spalle un sacco colmo di regali, vola per i cieli cavalcando una scopa. Entrata poi nelle case, lascia doni e dolciumi nelle calze dei bambini buoni, e del carbone (cioè dei pezzi di zucchero di colore scuro) a quelli cattivi, i quali - si spera - impareranno in tal modo una lezione per l'anno successivo.

Ancora oggi sono molti i bambini che credono nella buona vecchietta e la sera della vigilia dell'Epifania appendono una o due calze. La mattina successiva le troveranno piene di caramelle, cioccolato, e piccoli doni.

-La Befana esiste anche in varie altre tradizioni popolari. Ad esempio, nella piazza principale di alcuni piccoli centri, la notte del 5 gennaio un fantoccio rappresentante la "Vecchia" (simbolo della sterilità dell'inverno) viene bruciato per augurare l'arrivo di una feconda primavera.

-Circa venti anni fa v'è stato un periodo in cui il governo italiano decise di abolire la festività dell'Epifania; le proteste da parte dei "bambini" (sia piccoli che grandi!) furono, tuttavia, tali e tante che si dovette ripristinarla.

-Questa celebrazione pone fine alle festività di fine anno o, come dice il proverbio, 'L'Epifania tutte le feste porta via".

Arrivederci alle prossime festività natalizie!

Maria Lamkin lamkin@uni.net

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